Cari lettori, ancora una volta auguri di buon anno. Cominciamo il 2024 con qualche novità dal punto di vista meteo-informativo sfruttando al meglio questo blog aperto lo scorso anno.

Immagine 1: Meteosat-11 a colori naturali (il colore azzurro acquamarina rappresenta la presenza di cristalli di ghiaccio sulla sommità delle nubi).

Bando alle ciance, il quadro sinottico visibile altresì dall’immagine del satellite (immagine 1) mette in evidenza il progressivo allontanamento della debole perturbazione n°1 del mese di gennaio nell’area tra Tunisia, Mar Mediterraneo centrale, Mar Ionio e Grecia. Nel frattempo, nuovi corpi nuvolosi provenienti dal flusso umido Atlantico stanno raggiungendo l’intera fascia centrale del nostro continente fino a riguardare il nostro Paese, con un conseguente aumento della copertura nuvolosa e qualche probabile rovescio oltralpe e a ridosso dell’appennino tosco-emiliano. Fenomeni assenti altrove.

Immagine 2: umidità relativa a 700hPa con flusso dei venti.

Tra la serata di domani (MERCOLEDI 3 GENNAIO) e la giornata di GIOVEDI 4, l’Italia sarà nuovamente interessata da un flusso di correnti occidentali miti e secche nella bassa troposfera (dalla superficie fino ad un’altezza di circa 2500/3000 metri) tale da apportare un nuovo aumento delle temperature ed un rinforzo dei venti di Ponente su Sardegna e versante tirrenico. Sul versante Adriatico, invece, sarà il Libeccio a farla da padrone le cui raffiche saranno a tratti tempestose a ridosso dei crinali appenninici e si avrà il Garbino a ridosso dei litorali abruzzesi e marchigiani.

Immagine 3: Altezza di geopotenziale a 500hPa (colori) e pressione media sul livello del mare (contorni) previsti per il pomeriggio di venerdì.

A seguire, dalla giornata del 5 Gennaio lo scenario è destinato a mutare: un’intensa perturbazione di stampo polare-marittima raggiungerà rapidamente l’Europa occidentale con il flusso umido e freddo che, passando dal Golfo di Biscaglia, scavalcherà i Pirenei per poi attraversare l’area delle Baleari. Proprio in questo settore è previsto l’approfondimento di una ciclogenesi (ovverosia lo sviluppo di un vortice di bassa pressione) la quale potrà avanzare verso levante portando una fase di diffusa instabilità sull’intera Penisola italiana nel corso della giornata dell’Epifania, SABATO 6 GENNAIO.

Immagine 4: Altezza di geopotenziale a 500hPa (colori) e pressione media sul livello del mare (contorni) previsti per la sera di sabato.

Tale fase di instabilità potrebbe perdurare nei giorni successivi in quanto la posizione favorevole dell’alta pressione al largo delle Isole britanniche (vedi immagine 4), potrebbe coadiuvare l’afflusso di aria più fredda di matrice Artica dalle regioni scandinave fin verso l’Europa centrale e l’area del Mediterraneo. Sia chiaro: non è in arrivo nessuna ondata di gelo, tuttavia uno scenario simile ci porterebbe, finalmente, a vivere uno scenario di stampo più invernale a partire dalle giornate del 6 e del 7 gennaio, con temperature in calo, venti in rinforzo e frequenti episodi di instabilità. Nuovi dettagli saranno disponibili nei prossimi aggiornamenti.

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